Tour virtuale della Cappella Sistina



Secondo il sito:
Un modo sicuramente interessante e poco dispendioso, è fare un giro “virtuale”, dal sito del Vaticano (http://www.vatican.va/various/cappelle/sistina_vr/index.html)
Grazie agli zoom ed ai movimenti del mouse, probabilmente si possono apprezzare più dettagli così che di persona.
Pro: Non ci sono i giapponesi, e niente torcicollo.
Contro: Non ti viene la sindrome di Stendhal.
E per chi non ha mai sentito parlare della Sindrome di Stendhal, metto sotto una piccola informazione dalla Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Stendhal)

La sindrome di Stendhal, detta anche sindrome di Firenze, è il nome di una presunta affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiro,vertigini, confusione e anche allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono compresse in spazi limitati.

Tale disagio è spesso riscontrato a Firenze, dove il locale ospedale di Santa Maria Nuova è almeno una volta al mese luogo di ricovero di pazienti colpiti da disturbi psicologici acuti. La malattia, piuttosto rara, colpisce principalmente persone molto sensibili e fa parte dei cosiddetti malanni del viaggiatore.


Baci,


L'Arte di marinare in Italia

Navigando sull'internet, ho trovato un sito che porta un argomento interessante: i mille modi che i giovani italiani usano per esprimere una delle attività più amate dagli studenti di tutto il mondo: "marinare la scuola", cioè, semplicemente non andare a scuola!
Persino Woody Allen ci ha lasciato il suo profondo pensiero sull’argomento: "Ci sono poche cose nella vita divertenti come marinare la scuola, è come rimandare la sedia elettrica"

Vedete adesso tutti i modi di dire la parola marinare in Italia..

VALLE D'AOSTA: schissare, fare schissa.

PIEMONTE: Torino, Alessandria: tagliare; bucare, fare schissa, schissare; Alba: tagliare; Cuneo: fò forca, schissare, tagliare, fare sega.

LOMBARDIA: Milano: scavallare, bigiare, jumpare; Brianza: scavallare, far cavalletta; Bergamo: impiccare; Brescia: brasare, cabottare; Pavia: tajé da scola (tagliare); Sondrio: attaccare, salare; Mantova:fare sgrich.

TRENTINO: Bolzano: fare blau, bruciare; Rovereto: andare in marina, bigiare; Trento: bigiare.
FRIULI: Trieste: fare lipe, lippa; Gorizia: lipe, lippa; Udine: andare in marina.

VENETO: far manca; Vicenza, Padova: brusare (bruciare); Venezia: brusare, far manca; Verona: far berna, buco; Belluno: brusare, fare plao; Cortina d'Ampezzo: fare plao.

LIGURIA: bossare, conigliare; Sanremo: fare il ponte; La Spezia: forcare, salare; Genova: saltare, fare sega; Savona: saltare, jampare.

EMILIA-ROMAGNA: Piacenza: salare; Bologna: far berna, buco, fare fuoco, fare fuga, fughino; Reggio Emilia: fare fuga, fare focaccia, focaccione; Parma: fare fogone; Ferrara: fugarola, fare fuoco; Rimini: fare puffi; Modena: fare cabò; fare fuga, far berna, buco.

TOSCANA: Pisa-Firenze: fare bu'a, bu'are; Prato, Firenze: fare chiodo, fare forca; Arezzo, Chianciano: fare chiodo, chiocchino; Livorno: si fa brucia; Pistoia: fare chiodo, fare forca; Piombino: fare sale; Isola d'Elba: moia; Grosseto: fare salino, fare sale, fottere.

UMBRIA: Perugia: fare salina.

MARCHE: fare sgarraticcio, Ancona: fare sega, seghino; San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno: salare.

LAZIO: Roma, Viterbo, Latina: fare sega, segare.

ABRUZZO: Teramo: fare cuppo, cuppare; Pescara, Chieti: fare filone; Sulmona: fare cavetta; Avezzano: fare sega.

MOLISE: fare filone; Campobasso: fare spago.

CAMPANIA: Napoli: fare filone; Basso Cilento: segare.

PUGLIA: Andria: fare fruscio; Salento: nargiare; Gioia del Colle: filone, asso; Barletta: fare filone; Brindisi: zumpari, fare zumpo, saltare la piomba; Foggia: fare salasso; Molfetta: fare friana; Bari: fare x; Bari provincia: bollo.

CALABRIA: scioperare, zumpare, sciampalè, zizza; Cosenza: tirare filone, addrazzare, allazzare; Crotone: fare sciampalè; Reggio Calabria: giocarsela; Vibo Valentia, Caulonia: salare.

BASILICATA: Potenza: azzuppà, filone; Matera: filone

SICILIA: nni caliamu a scola?; Alcamo, Trapani: far Sicilia; fare calia, caliarsela, calliare; Trapani: stampare; Messina: sparare; Palermo: buttarsela, na'iccamo; Agrigento: allunare, fare luna; fare l'ora, iccarsela; Catania: fare calia, caliàrsela, caliàre la scuola.

SARDEGNA: Cagliari: fare vela; Iglesias: fare vela; Sassari: magna gaula, fare sega.

e all'estero:

GIAPPONE: Saboru (anche fuggire dal lavoro).
INGHILTERRA: To play truant (anche fuggire dal lavoro).
FRANCIA: Faire l'école buissonnière.
GERMANIA: blau machen.
USA: Staying Home From School, to play hooky
BRASILE: Enforcar aula.

dal: http://www.smpe.it/folklore/marinare.asp

Bimba Prodigio

Ciao cari

Guardate cosa questa bimba ha imparato a memoria!
Quando vi dico che gli italiani alle volte sono pazzi, è ciò che intendo dire!
:)

E se riuscite a capire ciò che lei parla, sarà possibile imparare "le capitali del mondo"!

Bacioni e a presto (vi prometto! rs)

Ju


Frutta o Albero?

Un altro piccolo "post" che vi porta un po' di curiosità!

Avete già visto queste parole: pero, melo, arancio, pesco, prugno, ciliegio, albicocco e banano?

Vi pare strano che il nome che conoscete per la frutta sia adesso al maschile?

E' che nella lingua italiana, usiamo spesso il nome al maschile per designare l'albero e il femminile, il frutto dello stesso albero.

Così, la frutta di quegli alberi saranno: pera, mela, arancia, pesca, prugna, ciliegia, albicocca e banana.

Però, ci sono alcune frutta (frutta si usa al singolare) che hanno lo stesso nome dell'albero: limone, avocado, pompelmo, mandarino e etc.

Bello?
E già che ho usato la parola frutta, vi farò dopo una spiegazione sui plurali irregolari!

Abbraccio,


Qui e Lì x Qua e Là?

Ciao cari

Fa tempo che non scrivo niente!
E' che davvero non ho avuto molto tempo per dedicarmi al mio blog! Ma per non lasciarlo in bianco, vi darò una piccola spiegazione che sembra semplice e inutile però che tutti hanno un po' di dubbi:
La differenza tra Qui x Qua e Lì x Là!

Sembrano le stesse cose ma non sono: Il primo è più determinato che il secondo!
Vediamo:

Qui e Qua usiamo per indicare un luogo vicino e Lì e Là un luogo lontano!
Ma sapete la differenza tra Qui e Lì x Qua e Là?

Pensiamo in questo esempio.

Io sono seduta in un bar con alcuni amici. C'è ancora uno spazio libero e vedo passare davanti un amico mio! Posso gridargli:
1) - Ciao Paolo! Vieni qua!
oppure
2) - Ciao Paolo! Vieni qui!
Leggendo sembra la stessa cosa, ma c'è una particolarità:

Nella prima frase, quando chiamo Paolo, gli sto dicendo per venire insieme al mio gruppo oppure entrare nello stesso bar!
Già nella seconda lascio chiaro che vorrei Paolo nel mio tavolo oppure nella sedia libera vicina a me!

Pensate anche nella mamma preoccupata col bambino che è fuori casa! Lei può gridare le stesse frasi.
La prima lo farà entrare dentro casa. La seconda lo farà non solo entrare dentro casa, ma stare nell'esatto posto che la mamma ordina!
- Ciao Paolo! Vieni (esattamente) qui! (esattamente dove la mamma ordina!)

Allora, riassumendo:
Qui e Qua ci indica un luogo vicino
Lì e Là ci indica un luogo lontano

Qui e Lì ci indica un luogo determinato; specifico!
Qua e Là ci indica un luogo meno determinato o specifico che qui e lì!

:)

Avete capito? Spero di sì!
Allora, ci vediamo presto, qui, nel mio blog!

Abbraccio,

Juliana